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Willems e il suo passato di corriere della droga per aiutare la famiglia

calcio07/12/2020 • 14:25
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Ci sono tanti calciatori che prima di intraprendere la molto ben remunerata carriera professionistica hanno fatto ogni tipo di mestiere: dal Lavezzi elettricista al Bacca pescivendolo; dal Vardy operaio fino al Klose carpentiere. Poi c’è chi, come l’esterno difensivo olandese Jetro Willems, da adolescente è stato costretto, suo malgrado, a cimentarsi nel ruolo di corriere della droga. Lo ha raccontato lo stesso giocatore, attualmente all’Eintracht Francoforte, all’interno del programma radiofonico condotto dall’ex Inter Andy Van der Meyde.

L’infanzia del 26enne Jetro Willems, 22 presenze in carriera con la maglia della Nazionale Olandese, non è stata delle più semplici, come da lui stesso raccontato al connazionale Van der Meyde. Originario della piccola isola caraibica di Curacao, da bambino si è trasferito in Olanda a Rotterdam con la famiglia. Per i suoi genitori era difficile sbancare il lunario, tanto che essi decisero di provare a contrabbandare sostanze stupefacenti da Curacao all’Europa. “I miei genitori hanno cercato di portare droga in Olanda, ma non ha funzionato. A quel punto mi sono offerto volontario per farlo. Ho detto loro, ‘Datela a me‘”. Così a soli 9 anni, Willems si è ritrovato a fare il “mulo”.

Willems il corriere della droga

L’olandese ha raccontato quell’esperienza al programma radiofonico di Van der Meyde: “All’epoca ero un po’ pazzo. Se potevo fare qualcosa per aiutare la mia famiglia, ero felice di farla“. Il 26enne ha rivelato al connazionale di aver volato con la droga attaccata alle gambe, cavandosela perché i bambini non venivano perquisiti all’aeroporto dell’isola. Da quel momento le cose hanno cominciato ad andar bene per la famiglia Willems: “Lì si è accesa la luca, ad esempio i miei genitori hanno trovato lavoro. Non mi serviva più niente, tutto ciò che desideravo era di non ritrovarmi mai più in una situazione simile“.

Giulio Piras

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