In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Nicolò Zaniolo torna a parlare della sua esperienza a Roma, degli ex compagni e della sua nuova avventura in Turchia con il Galatasaray.
Zaniolo deluso da Roma
Nicolò Zaniolo ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l’addio turbolento da Roma. L’attaccante non si trattiene dall’esprimere la sua delusione nei confronti dell’epilogo con i giallorossi: “Mi dicevano che ero una punta di diamante, invece sono sempre stato considerato solo una plusvalenza. Per due anni mi è stato detto che il nuovo contratto era pronto. A gennaio dell’anno scorso avrei firmato a poco più di quello che guadagnavo, perché a Roma stavo bene e sapevo che c’erano problemi col Financial Fair Play. Dopo tante chiacchiere mi sono stufato. In realtà non c’erano solo Bournemouth e Galatasaray, ma per non avere accettato gli inglesi sono stato messo fuori e i tifosi se la sono presa con me”.
Le minacce ricevute da alcuni tifosi: “Alcuni mi hanno inseguito con la macchina, altri sono venuti sotto casa. Io e la mia famiglia ci siamo spaventati anche perché ci siamo sentiti soli. Era gente arrabbiata, con cui non si poteva parlare. In quei giorni ho spento anche il cellulare perché arrivavano pure brutti messaggi”.
A proposito dei vecchi compagni di squadra: “Sono rimasto deluso da quasi tutti. Non faccio nomi, ma dicevano che eravamo come fratelli e poi non mi hanno neppure salutato. Come sarà rivederli in Nazionale? Forse qualcuno può avere delle difficoltà con me, io non ne ho. Chi ha la coscienza sporca lo sa“.
La nuova avventura in Turchia
Zaniolo racconta poi come si sente in Turchia: “Sto benissimo. È una città che vive di calcio, eppure i tifosi sono sempre gentili e rispettosi. Lo stadio, poi, è incredibile. Mai giocato in uno più caloroso, è almeno pari all’Olimpico. Quando ho segnato il mio primo gol mi sembrava di volare. Fenerbahce? Vero, mi offriva di più, ma avevo già dato la parola al Gala”.
Erden Timur, vice-presidente del Galatasaray, ha spiegato perché ha fiutato l’affare Zaniolo: “Poiché il suo contratto scadeva l’anno dopo, abbiamo comprato un giocatore da 30 milioni a 15 e lo abbiamo fatto perché ha litigato con la Roma e perché alcuni tifosi lo hanno intimorito. Non avrebbe potuto giocare per 6 mesi. Il suo contratto con la Roma era in scadenza“.
