Nessuna compassione, figuriamoci il perdono. La Curva Nord dell'Inter attacca duramente il proprio ex centravanti, Romelu Lukaku, accusato senza troppo giri di parole di essere un "traditore, vile mercenario e infame". Il tifo organizzato nerazzurro, dopo qualche giorno di attesa, ha sparato a zero sull'attaccante belga tramite una storia pubblicata sull'account Instagram ufficiale del gruppo.
La Curva a Lukaku: "Prima di essere un campione bisogna essere uomini, e tu non lo sei"
Molti tifosi interisti si aspettavano una (forte) presa di posizione da parte del tifo organizzato, che dopo qualche giorno in silenzio si è fatto sentire eccome: "Chi ti ha tradito tornerà a farlo, non perché ci prova gusto, ma perché ciò rientra nella sua indole. Già, perché tu Romelu hai tradito tutti noi, che ti abbiamo difeso a spada tratta durante il tuo periodo no. Ti abbiamo difeso quando i tifosi della squadra che ti ha cercato ti hanno deriso, ora ci ripaghi con una pugnalata degna del miglior Bruto. Hai baciato quello stemma che per noi vale più della nostra vita, ed ora come un vile mercenario da quattro soldi ti vendi al miglior offerente. Prima di essere un campione bisogna essere uomini, e tu NON LO SEI. Addio INFAME".
Lukaku e l'Inter, storia di un doppio tradimento
Ad aggravare pesantemente la questione è la recidività. Già, perché non è la prima volta che Lukaku "tradisce" l'Inter e che i tifosi si infuriano con lui. Proprio due anni fa, dopo la conquista dello scudetto, Big Rom abbandonò di punto in bianco Milano per tornare al Chelsea. Ma vista l'esperienza fallimentare in Premier League, il belga solo dodici mesi dopo ha deciso di "pentirsi" e di tornare sui suoi passi. E i nerazzurri sono stati pronti a riaccoglierlo. O almeno, il club. Sì, perché gran parte dei tifosi - e in particolare la Curva Nord - non ha ben digerito il suo ritorno, perlomeno inizialmente.
Con il passare dei mesi e con diversi atteggiamenti di (presunto) amore, Lukaku sembrava riuscito a riconquistare quasi tutto il popolo interista. E invece adesso è andato tutto in fumo: l'Inter e la Curva lo hanno scaricato definitivamente.
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