Quanto accaduto durante la sfida Udinese-Milan giocata sabato sta ovviamente facendo ancora discutere. I cori razzisti di alcuni tifosi friulani nei confronti del milanista Maignan, che hanno causato anche una momentanea sospensione della gara, sono stati condannati in maniera unanime dal mondo del calcio e non solo.
Ora si cercano i colpevoli, cui con ogni probabilità verrà proibito a vita di entrare in uno stadio di calcio. Il rovescio della medaglia però, è che pare non arriverà alcun provvedimento esemplare nei confronti della curva dell'Udinese, come richiesto a gran voce da ogni parte. Manca infatti un parametro decisivo.
Cori Maignan, nessuna chiusura per la curva dell'Udinese
Nonostante il clamore sollevato dalla vicenda Maignan, la curva dell’Udinese non resterà chiusa nella prossima gara in casa dei friulani contro il Monza del 3 febbraio. Al giudice sportivo, per chiudere il settore, mancherà infatti un parametro decisivo a livello normativo, ossia la diffusività: ad effettuare quei beceri cori razzisti infatti, è stata una minoranza dei tifosi, e questo dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) salvare il settore dei tifosi bianconeri.
L’articolo 28 del codice di giustizia sportiva recita che i “buu” sono sanzionabili con un’ammenda ma non punibili con le porte chiuse se a intonarli sono state poche decine di persone. A quanto pare a Udine, sabato sera, gran parte dei presenti i cori contro Maignan non li ha uditi.
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