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5 follie epiche dei calciatori gamers: da Neymar ad Aguero, quando l’amore per i videogiochi supera quello per il calcio

La passione per i videogiochi può portarti a fare follie: lo sanno bene Aguero, Neymar e tanti altri giocatori di fama internazionale che hanno avuto problemi coi loro club per colpa della Playstation.
tv e social09/10/2024 • 09:05
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Molti calciatori sono pro gamers e quando non si allenano passano il tempo davanti alla consolle per giocare ai loro videogames preferiti. In Italia come nel mondo, la passione per il gaming unisce davvero tutti (l’amicizia tra Messi, Dani Alves e Neymar nasce da prima grazie ai videogiochi), per questo abbiamo deciso di raccogliere le 5 più belle follie dei calciatori professionisti fan dei videogiochi.

 

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Aguero spende 10mila euro in un videogioco 

Partiamo subito col botto, l’assurda vicenda riguarda l’ex numero 10 del Manchester City. Costretto ad appendere gli scarpini al chiodo anzitempo per problemi cardiaci, el Kun si è reinventato gamer aprendo un canale su Twitch dove durante il lockdown "streammava" le partite di Fifa. Poi la situazione è leggermente sfuggita di mano quando si è appassionato a 'The Grand Mafia', in cui il suo personaggio vestiva i panni di un boss della malavita alla conquista di territori in modi poco leciti.

 

Il tutto è filato liscio finché una gamer ha avuto la cattiva idea di attaccarlo depotenziandolo, L’argentino si è vendicato spendendo 10mila euro per rafforzare il suo personaggio. "Ho iniziato a comprare, a comprare e comprare ancora. Armi, diamanti, tutto - ha raccontato Aguero orgoglioso -. Ho portato la base al livello 25, ho fatto acquisti ogni giorno. Tanto che a un certo punto la banca mi ha bloccato la carta (per movimenti sospetti, ndr). Però sono riuscito a diventare il numero 1 sul server". 

Meglio COD al pallone d’oro

In una vecchia intervista l’asso brasiliano dichiarò che i suoi tre videogiochi preferiti erano Pes (oggi efootball), Call of Duty e GTA V. Nessuno però si sarebbe aspettato che avrebbe disertato la cerimonia del Pallone d’oro 2018 (in cui arrivò 12°) per una sessione di streaming di COD in modalità "battle royale" in compagnia dei suoi connazionali Marquinhos e Thiago Silva. Neymar Jr. nel 2021 è diventato anche una skin di Fortnite.

Il “mal di pancia” di Dembelé

Nel 2018 Ousmane Dembelé sparì per 24 ore, saltando l’allenamento col Barcellona. Quando il club catalano riuscì a rintracciarlo, spiegò che era stato male tutta la notte col mal di pancia. Il francese, però, non si aspettava, l’incursione a casa del medico sociale che lo trovò in buone condizioni ma circondato da junk food e da gente che dormiva per terra. L’attaccante era rimasto sveglio con gli amici tutta la notte per giocare alla Playstation. Non era la prima volta che accadeva ma il Barcellona decise di punirlo rendendo pubblica la sua storia. Inoltre gli fece una multa salata da 100mila euro e lo costrinse in tribuna nel match contro il Betis. 

L’infortunio di Ozil per colpa della Playstation

Se quella di Dembelé era una scusa, Mesut Ozil aveva davvero problemi alla schiena a causa delle troppe ore passate davanti ai videogiochi. Anche lui nel 2018 fu risucchiato dall’hype di Fortnite tanto da trascorrere 1740 ore davanti alla console (per un totale di 72 giorni). Praticamente per tutto dicembre il giocatore non scese mai in campo con la maglia dell’Arsenal scatenando i tabloid inglesi che diedero la colpa dei suoi infortuni alla sua passione per i videogiochi. Di contro Ozil vinse 600 partite sul popolare battle royale di Epic Games. Sono comunque soddisfazioni.

Florenzi e la Playstation in aeroporto

Il terzino del Milan si è sempre autodefinito “malato di videogiochi” tant’è che nel 2012, ai tempi dell’under 21, dato che l’hotel svedese che ospitava gli azzurrini non disponeva di tv con l’ingresso per la Playstation, decise di comprarne una nuova per giocare coi compagni. Il genio però si palesò quando dovette portarsi la tv in aeroporto e alla notizia che il volo era in ritardo, improvvisò un’area gaming per occupare il tempo. Genio assoluto.

Fabrizio Piepoli

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