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Da un grande potere derivano grandi responsabilità: quando i calciatori diventano supereroi Marvel

tv e social28/01/2023 • 23:24
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Nel corso degli anni abbiamo ammirato i soprannomi più strani dati ai calciatori: dalla brujita (strega) Veron al più recente “Chucky” Lozano (per la sua somiglianza con la bambola assassina). Senza dimenticare soprannomi leggendari come O’ Rei (il re) dato al compianto Pelè, o la Pulga (pulce) Messi o ancora CR7 su di cui Cristiano Ronaldo ha costruito un vero e proprio brand celebre in tutto il mondo alla stregua di Air Jordan (da cui deriva il marchio di casa Nike). Ma alcuni soprannomi sono stati presi dal Marvel Universe. Indossate il mantello, che in questo articolo ve ne facciamo conoscere qualcuno.

Eusebio: la pantera nera, Aubameyang the Black Panther

Chi non conosce Eusebio? Leggenda portoghese, da molti considerato il più forte calciatore della nazionale lusitana, superiore anche a Cristiano Ronaldo. Una vita spesa nelle fila del Benfica con cui ha vinto praticamente tutto, persino una coppa dei campioni nel 1962. A livello personale ha vinto un pallone d’oro nel 1965, due scarpe d’oro nel ’70 e nel ’73 e svariate classifiche marcatori nel campionato portoghese, senza dimenticare il premio come capocannoniere ai mondiali del ’66. Ma da dove nasce il suo soprannome? Da una memorabile partita nel torneo di Parigi del 1961 quando a soli 19 anni osò sfidare sua maestà Pelè segnando una tripletta in un Santos Benfica finito poi 6 a 3. I giornali dell’epoca rimasero incantati dalla sua velocità e agilità, simile a quella di un felino, da lì il suo soprannome.

Nessuno riesce a fermare Eusebio, la pantera nera del Portogallo

Tornando ai giorni nostri, Pierre-Emerick Aubameyang si è auto soprannominato Black Panther perché fan del supereroe africano. Più volte l’attaccante del Chelsea ha esultato con la maschera della pantera, anche nell’agosto del 2020 per omaggiare Chadwick Boseman, attore che ha interpretato Black Panther nell’omonimo film Marvel, scomparso prematuramente per una malattia.

Aubameyang con la maschera dell’eroe Marvel Black Panther

A tal proposito, il secondo capitolo della saga Black Panther: Wakanda Forever, è stato realizzato in onore di Boseman come rivelato dalla protagonista Letitia Wright: “Lo abbiamo onorato impegnandoci in questa storia che lui ha iniziato – ha spiegato l’attrice britannica –, l’eredità che ha lasciato con questo franchise. E ci siamo semplicemente impegnati ogni giorno a lavorare sodo, indipendentemente dalle circostanze che abbiamo dovuto affrontare. E abbiamo affrontato molte circostanze!“. Il nuovo film Marvel Studios debutterà in esclusiva streaming su Disney + dall’1 Febbraio. E chissà se Aubameyang al prossimo gol ci regalerà una nuova interpretazione della Pantera Nera.

La locandina del film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever in esclusiva su Disney + dall’1 Febbraio

Calciatori coi soprannomi Marvel: Hulk

Hulk di (sopran)nome e di fatto: Givanildo Vieira de Souza ha da sempre portato il nomignolo del gigante verde di casa Marvel per via della sua somiglianza con l’attore newyorkese Lou Ferrigno che interpretò Hulk nella serie tv e nei film degli anni ’80. L’attaccante, oggi all’Atletico Mineiro, ha basato la sua carriera sulla forza fisica e sui tiri al fulmicotone. Col Porto (78 reti in 170 presenze) e con lo Zenit San Pietroburgo (77 reti in 148 presenze) le sue stagioni migliori, prima di tornare in Brasile nel 2021 dopo una breve parentesi nel campionato cinese allo Shanghai.

Hulk esulta mostrando i muscoli come l’eroe Marvel

Senza dimenticare il connazionale Adriano che prima di diventare l’Imperatore, era stato ribattezzato Hulk da Fabio Caressa. I più nostalgici ricorderanno le telecronache in cui il giornalista di Sky gridava “sta diventando verde” ogni volta che l’ex Inter toccava il pallone.

Anche in Italia avevamo il nostro Bruce Banner: Sebastiano Nela detto Sebino è stato uno dei terzini più forti della storia della Roma con cui vinse lo scudetto nell’82-83. Terzino sinistro e all’occorrenza destro, dotato di una grande forza fisica e di esplosività nelle gambe che gli permettevano di fare avanti e dietro per tutto il campo per 90′. Proprio per la sua forza sovraumana gli venne dato il soprannome di Hulk.


Spiderman: Walter Zenga l’uomo Ragno

Tutti conoscono il soprannome di Zenga ma in pochi ricordano da dove deriva. “Il soprannome di Uomo Ragno? Ero stato escluso dalla nazionale di Sacchi – spiega l’ex portiere dell’Inter -, uscendo dallo spogliatoio allacciandomi la tuta canticchiavo ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’ di Max Pezzali e da allora i giornali mi hanno chiamato così”. Curioso il fatto che poi Zenga abbia ispirato un altro personaggio dei fumetti: Dario Belli portiere della nazionale italiana in Holly e Benji.

Una vecchia foto anni ’90 di Walter Zenga vestito da Uomo Ragno

Bryan Robson alias Captain Marvel

Se chiedete a un tifoso del Manchester United chi sia stato il centrocampista più forte della storia sorprendentemente non vi risponderà Paul Scholes, bensì Bryan Robson. Il centrocampista inglese ha vestito la maglia dei Red Devils dal 1981 fino al 1994 diventando il capitano più longevo della storia del club. Il suo soprannome gli venne attribuito dopo una leggendaria rimonta nei quarti di finale della Coppa delle Coppe del 1984 contro il Barcellona di Maradona. Nella bolgia dell’Old Trafford con “il campo che tremava” (così raccontano i giornali dell’epoca), Robson salì in cattedra con una doppietta. Alla fine i Red Devils vinsero 3 a 0 e Robson venne portato in trionfo dai tifosi che da allora iniziarono a chiamarlo “Captain Marvel”.

Bryan Robson storico capitano del Manchester United

Birkir Bjarnason il Thor islandese

Euro 2016, i calciofili impazziscono per la nazionale di calcio islandese, per la geyser dance e per Birkir Bjarnason centrocampista con un trascorso in serie A con le maglie di Pescara e Sampdoria. in quell’Islanda dei miracoli, che si prende anche il lusso di eliminare l’Inghilterra negli ottavi di finale, si mette in luce Bjarnason, anche per le sue doti estetiche. La stampa internazionale lo soprannomina il Thor islandese, anche per la sua somiglianza a Chris Hemsworth e i suoi profili social vengono invasi da donne innamorate del vichingo biondo. Nel 2020 è tornato in Italia vestendo la maglia del Brescia, ma oggi gioca in Turchia nell’Adama Demirspor di Montella.

Bjarnason con la maglia del Brescia
Fabrizio Piepoli
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