“Erling Haaland non sa giocare a calcio”. Si era espresso così Antonio Cassano qualche giorno fa durante il suo intervento a “Muschio Selvaggio”, podcast su Youtube di Fedez e Luis Sal. Le sue dichiarazioni avevano fatto parecchio discutere e sono tornate alla ribalta dopo la straordinaria prestazione del norvegese nel derby di Manchester. Il 22enne, nella vittoria per 6-3 del City sullo United, ha realizzato una tripletta. La terza tripletta in appena 8 gare, nessuno nella storia della Premier League era stato così veloce. Avrà quindi cambiato idea Fantantonio? Assolutamente no.
Haaland, Cassano non cambia idea: “Non noto in lui qualcosa di speciale”
Il barese, in occasione dell’appuntamento alla Bobo TV, ha ribadito il concetto. L’ex attaccante non cambia idea, Haaland non lo esalta. Sì, il norvegese fa tanti goal, ma questo non lo rende un giocatore speciale: “Haaland? Non noto in lui qualcosa di speciale. Aimar, avrà vinto poco ma tra lui Haaland e Ronaldo, lo vado a prendere a casa. Reputo speciali quelli che parlano con la palla, come Bergkamp”.
Adani, Ventola e Christian Vieri non sono d’accordo con l’ex Real. Secondo Vieri, in particolare, Haaland è lo Shaquille O’Neal del calcio: “A 22 anni, secondo me non c’è gara. È il più grande centravanti di 22 anni che si è mai visto. Come è possibile, da dove arrivi e come fai. Non dribbla? È 1.95, non ce ne sono giocatori che dribblano. A quell’età non c’è paragone con Lewandowski e Benzema. È lo Shaquille O’Neal del calcio“.
L’ex giocatore: “Il suo calcio non esalta”
Cassano, però, non cambia idea e, nello spiegare agli amici perché non ama il norvegese, si autocita: “Non è che dici, ha dato un’imbucata alla Aimar, alla Riquelme, alla Cassano, alla Totti, alla Pirlo. Quelle giocate non le avrà mai. Contro il City ha messo delle palle, come le mettono anche calciatori di Serie B. Ma non voglio fare paragoni. Non ho mai visto fare un uno-due. A me il suo calcio non esalta”.