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Frey: "Io terrone francese dal cuore viola. Nell'Inter ho giocato coi più forti. Non mi aspettavo Pagliuca si comportasse così"

tv e social22/04/2023 • 12:52
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Nell'ultimo podcast di Chiamarsi Bomber, i nostri Francesco Arienzo e Carmine Del Grosso hanno ospitato l'ex portiere di Inter, Parma e Fiorentina Sebastian Frey che ha parlato del suo trascorso in serie A e del Napoli di oggi.

Frey il "terrone francese"

Sebastian Frey inizia parlando del Napoli: "Ha dominato la serie A con merito, è stata la squadra più continua e sono contento perché mi sento un 'terrone francese', come mi chiamava il mio amico Fabio Cannavaro. Perché essendo nato a Nizza, caratterialmente siamo simili alla gente del sud Italia. Non vedo l'ora di vedere i festeggiamenti a Napoli". 

Quando gli viene chiesto se fosse stato mai vicino agli azzurri, il portiere francese risponde: "Sì ai tempi della nazionale under 19, mi cercavano Napoli e Verona. Mi sarebbe piaciuto giocare a Napoli per il calore della gente, è una piazza che mi avrebbe sicuramente entusiasmato e stimolato. Però vengo a trovarvi per un caffè e per una pizza".

Frey nell'Inter di Ronaldo

Frey racconta il suo approdo nel Bel Paese: "Arrivai in Italia a 18 anni, nell'Inter nella stagione 1998-1999 dove c'erano giocatori straordinari come Ronaldo, Baggio, Simeone e Pagliuca che è sempre stato corretto e rispettoso con me. Questa cosa mi stupì perché io ero un suo rivale, invece mi aiutò e mi consigliò tantissimo. Non l'ho mai dimenticato e non è un caso che dopo 20 anni ancora ci sentiamo. Ero molto giovane ed ambizioso quando arrivai in nerazzurro ma ero consapevole che davanti avevo un grande portiere, reduce da un mondiale giocato bene in Francia, da cui potevo imparare molto".

Sul giocatore più forte con cui ha giocato, l'ex numero 1 non ha dubbi: "Ho avuto la fortuna di giocare nella serie A dove c'erano i migliori giocatori del mondo ma Ronaldo il fenomeno prima degli infortuni era il più forte di tutti, quello che faceva lui in campo non lo faceva nessuno. Era un giocatore speciale". 

Frey con Farinos e Pirlo nell'Inter del 2000

Frey racconta un simpatico aneddoto dei primi tempi nerazzurri: "Il primo a chiedermi la maglia? Nel 1998 Benoît Cauet, che è stato mio compagno e mi ha aiutato tanto perché il mio primo anno non parlavo bene l'italiano e lui è stato come un padre putativo per me, mi portava anche in giro con l'auto perché non avevo ancora la patente. Si è creato un legame forte e grazie a lui l'inserimento è stato più veloce e facile. Un giorno gli chiesi la sua maglia perché volevo regalarla a mio padre grande appassionato di calcio e lui mi chiese in cambio la mia perché diceva che sarei diventato un grande portiere. Ci aveva visto lungo".

Il decimo a calcetto, la canzone preferita e l'aneddoto su Toni...

Francesco e Carmine poi giocano con l'estremo difensore francese, chiedendogli un po' di curiosità e aneddoti personali:

Ti capita mai di chiamare il decimo a calcetto?

Solitamente sono io che faccio il decimo (ride, ndr). Gioco ogni tanto con gli amici e gioco in avanti, anche se ogni tanto mi chiedono di fare il portiere perché nessuno vuole farlo.

La tua canzone preferita?

Quando giocavo Thunderstruck degli AC/DC perché mi caricava prima delle partite. Mentre oggi Perfect di Ed Sheeran che è stata la canzone al mio matrimonio.

Nello spogliatoio chi si dimenticava sempre il bagnoschiuma?

Luca Toni, chiedeva sempre agli altri, se lo scordava sempre. 

Frey e Toni ai tempi delle nazionali

Sei più tipo da "non è mai tardi per un caffè" o "non è mai presto per una birra"?

Solitamente da 'non è mai tardi per un caffè', ma poi in vacanza il mio motto cambia e diventa 'non è mai presto per una birra'.

Hai mai mandato un vocale su whatsapp più lungo di 3 minuti?

No, li odio, dopo i 2 minuti non li ascolto. Quando mi arrivano vocali lunghi preferisco telefonare.

Meglio parare un rigore o non prendere gol per 5 partite?

Meglio non prendere gol per 5 partite, in primis perché la squadra è la priorità. E poi anche se paro un rigore e vinciamo alla meglio porto a casa 3 punti, se non prendo gol nelle 5 partite alla peggio porto a casa 5 punti. È matematico.

Questa intervista è il punto più alto della tua carriera o delle nostre carriere?

Della mia no, perché il punto più alto l'ho raggiunto quando volavo in campo. Per quanto riguarda voi spero di no ma sicuramente non è il punto più basso.

Sei un bomber spericolato?

Per fare il portiere devi esserlo, ma senza eccedere nella vita.

Cosa pensa un portiere quando non subisce manco un tiro in porta?

D'inverno pensavo 'che freddo fa oggi! Chi me l'ha fatta fare?'. Se, invece, il tempo è bello ti godi la partita da spettatore.

Hai un ricordo buffo con un tifoso?

Cagliari Fiorentina, mentre faccio riscaldamento prima della partita, un tifoso inizia ad insultarmi a ripetizione tanto che a un certo punto mi viene da ridere. Poi inizia il primo tempo e continuo a sentire i suoi insulti perché era dietro la porta. Speravo che nel secondo tempo cambiando campo me lo sarei tolto dalle scatole, invece me lo ritrovai nell'altra curva. Erano insulti creativi però, mi facevano ridere e i compagni mi spiegarono che questo tifoso faceva così contro i portieri forti per innervosirli.

Frey ai tempi della Fiorentina

Chi era il giocatore che più temevi?

Avere contro grossi attaccanti mi stimolava tanto perché sono sempre stato competitivo. Però temevo di più:

  • Mihajlovic perché era sempre insidioso sui calci piazzati. Aveva una percentuale altissima di gol su calcio di puizione;
  • Ibrahimovic che mi ha fatto gol bellissimi. Con lui era sempre una sfida perché è competitivo come me;
  • Del Piero ma soprattutto Totti perché è il calciatore che mi ha fatto più gol ma anche quello a cui ho parato più tiri. Quando pari un tiro a un campione è sempre bello.

Il tuo coro preferito?

Quante fighe c'avrei coi capelli di Frey, coro storico della Fiorentina che ancora oggi mi fa ridere.

Quale squadra tifi oggi?

Non ho mai tifato una squadra, manco da bambino. Seguivo l'Olympique Marsiglia che vinse la Champions League con Papin, ma oggi sono affezionato a tutte le squadre in cui ho giocato. Magari seguo un po' di più la Fiorentina perché ci sono stato tanti anni e poi sta tornando ad alti livelli, spero porti a casa un trofeo.

 

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