Il tempo scorre inesorabile e avvicina sempre più il momento in cui Sven Goran Eriksson lascerà questo mondo terreno. L'ex tecnico tra le altre di Sampdoria e Lazio, malato terminale per un brutto cancro al pancreas, sta vivendo questi mesi con una dignità ed una serenità encomiabili, confermando la sua infinita grandezza, oltre che come tecnico, anche come uomo.
In un documentario di prossima uscita su Amazon Prime Video, lo svedese si è raccontato a cuore aperto ripercorrendo la sua lunga e straordinaria carriera. Il Daily Mail ha pubblicato alcuni estratti del trailer, riportando un messaggio che suona come un triste ma consapevole addio.
Il messaggio da brividi di Eriksson
Dal momento in cui Sven Goran Eriksson ha ricevuto la tremenda sentenza di esser stato colpito da un male incurabile e di avere appena un anno di vita davanti a sé, ha iniziato a viaggiare tornando in tutti quegli stadi in cui era stato acclamato e amato. Genova (sponda Samp), Roma (per la "sua" Lazio). E poi Goteborg per poi infine cogliere anche la possibilità di coronare un suo sogno: sedere per un giorno sulla panchina del Liverpool ad Anfield.
In ogni viaggio ha mostrato grande dignità e compostezza, commovendosi e facendo commuovere con straordinaria eleganza. I messaggi di serenità lanciati dallo svedese hanno colpito al cuore tanti appassionati e regalato preziosi insegnamenti da conservare e non trascurare. E le parole dell'ex allenatore, pronunciate all'interno del documentario di Prime Video sulla sua vita, "Sven", sono destinate a lasciare un ulteriore segno nel cuore di tanti appassionati.
"Ho avuto una bella vita, sì. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav'uomo, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela".
Grazie Sven, anche per queste parole.
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