In occasione della Kings League, abbiamo avuto il piacere di intervistare Simone Buratti, meglio conosciuto sul web come “GrenBaud”. Noto per le sue live su Twitch, è oggi uno degli streamer più popolari ed affermati d’Italia. GrenBaud è anche il presidente dei Circus FC, squadra che sta partecipando alla prima edizione italiana della Kings League. Di seguito le sue risposte in merito al torneo, ma anche sul suo lavoro, sul suo percorso e sul suo futuro. Ed ovviamente, la sua fede per il Milan.
Ciao Simone, partiamo da una breve presentazione. Tra Youtuber, Tiktoker, Streamer e cantante, come ti definiresti?
Fra queste cose mi definisco principalmente streamer. Faccio qualche video su YouTube e qualche canzone, ma il mio lavoro oggi è lo streamer.
In un'intervista rivelasti che GrenBaud è un nomignolo che ti dava tuo padre da bambino. Ma cosa significa?
Non lo sappiamo. È una parola inventata, non lo sa nemmeno lui. Probabilmente l'ha sentita da qualche parte, ma è una parola a caso che mi è piaciuta mantenere e riutilizzare.
C’è stato un momento in particolare in cui hai capito che avresti potuto trasformare la tua passione in un vero lavoro?
Sì, è accaduto abbastanza in fretta. Ho capito che sarebbe diventato il mio lavoro dopo 3 mesi che facevo streaming. Io penso che quando qualcuno inizia qualcosa deve esserne convinto, e io lo ero. Sapevo di avere le potenzialità per essere uno dei top streamer. Non mi aspettavo di fare certi numeri, ma avevo capito subito che ce l’avrei fatta.
Nelle tue live hai uno stile spesso ironico e quasi provocatorio. Quanto di questo è un personaggio e quanto è Simone nella vita reale?
Nelle live amplifico molto, ma in realtà c’è molto Simone in GrenBaud. In live sono più pungente e fastidioso perché mi piace quel tipo di comicità.
Rimaniamo sempre sulle live: ci racconti un aneddoto?
Io facevo live anche prima di Twitch. Facevo live in camera da solo a parlare quasi di niente tramite Hangouts, un programma di Google. Lì in molti mi dicevano di fare live perché ero bravo, perché a quanto pare piaceva quello che facevo anche da piccolo. È lì che mi si è accesa la lampadina.
Twitch è cambiato molto negli ultimi anni. Come vedi il futuro della piattaforma e del mondo dello streaming in generale?
Lo streaming andrà sempre meglio in futuro. Twitch invece è un po’ altalenante: fa molte cose bene, ma altre molto male. Ci sono alcune funzioni tecniche che non mi piacciono per niente. Poi però Twitch in realtà è una grande piattaforma.
Passiamo ora alla Kings League: sei il presidente del Circus FC, com’è nata questa opportunità e perché hai chiamato così la squadra?
L’opportunità è nata tramite la mia agenzia, che mi ha proposto questo progetto ed io ho accettato. Il nome della squadra nasce dal mio programma live, il “Circo”, dove io in teoria sarei il “pagliaccio”. Io poi da presidente ho voluto “latineggiare” il nome della squadra trasformandolo in “Circus”.
Abbiamo visto che hai già calciato più volte il rigore presidenziale: ci spieghi come vivi quei momenti e come ti sei allenato per prepararti?
Un po’ mi sono preparato. Io vado quasi sempre sul campo insieme ai ragazzi durante gli allenamenti. Non so chi degli altri presidenti lo faccia, anche perché non tutti stanno a Milano. Ricordo ancora che la prima sera c’era un freddo cane, inizio a battere questi rigori per un’ora; a un certo punto però inizio a sentire un fastidio all’adduttore, poi non mi ero neanche scaldato e io sono uno che vive sul divano. Quindi vado a casa con un po’ di dolore e mi addormento: il giorno dopo non cammino! Quindi ho avuto un infortunio muscolare per un mese, poi vabbè non succede nulla perché non è che dovessi giocare. Però è stato un trauma, mi sono anche fatto massaggiare dal fisioterapista. Calciare il rigore presidenziale? Sono molto tranquillo. Sarà perché prima bevo molto prosecco! Alla fine è un gioco, chiaramente vorrei vincere però vado lì sereno. Il rigore presidenziale deve sempre essere una cosa in più, la squadra mi deve mettere nelle condizioni mal che vada di fare un gol in più.
Passando alla Serie A: com'è nata la tua passione per il Milan? Pensi che possa ancora arrivare in Champions?
“La passione me l’ha trasmessa mio padre. Ho sempre seguito il calcio, ma dipende un po’ dalle stagioni: ci sono campionati in cui ho visto ogni partita del Milan, questo invece lo sto seguendo poco. È un disastro inenarrabile questa stagione sotto ogni aspetto. Purtroppo da quando è stato mandato via Pioli è stato tutto un disastro, poi non so se dovevamo tenerlo. Champions League? Assolutamente impossibile! Forse l’Europa League, ma forse”.
Dove ti vedi tra 5 anni?
In carcere! No scherzo ovviamente. Professionalmente parlando, ho tante inclinazioni artistiche che mi permettono di adattarmi alle nuove tendenze. Voglio costruire la mia carriera sulla base delle mie competenze assimilate nelle live: magari ci sarà solo il web in futuro, oppure anche la televisione. Non escludo nulla. A livello personale, spero di vedermi anche con una famiglia.
10 domande a GrenBaud
- Chi era il tuo calciatore preferito da bambino? Ibrahimovic.
- Chi è il tuo streamer preferito? Non seguo streamer.
- Chi è il presidente delle squadre di Kings che ti sta più simpatico? Blur, Manuuxo, Zw Jackson. Ce ne sono diversi.
- Chi è il presidente delle squadre di Kings che ti sta meno simpatico o con cui hai legato meno? Mirko Cisco e Off Samuel. Abbiamo legato meno.
- Qual è il giocatore delle altre squadre che avresti voluto nella tua squadra? Colombo.
- Qual è il tuo social preferito? Twitch ovviamente.
- Quale giocatore del Milan ti piacerebbe avere nei Circus? Ronaldinho.
- Un calciatore con cui ti piacerebbe fare una Live? Ibrahimovic. Gli avevo scritto anche un papiro su Instagram una volta, ma non mi ha risposto. Chissà in futuro.
- Qual è la tua migliore Live e quale la peggiore? Ne ho fatte tante belle. Le migliori sono quelle in cui non guardo l’orario. Posso definire però la peggiore: è stata una 12 ore fatta lo scorso Halloween andata malissimo. Non volevo farla perché mentalmente non ne avevo, mi ero appena lasciato: sono state 12 ore di niente, ero praticamente ubriaco per tutta la live. L’ho interrotta anche prima del previsto. Vorrei cancellarla dal mio passato.
- Chi vince la Kings League? A parte noi, credo i TRM di Marzaa. Vincerà la squadra più squadra, non per forza quella coi singoli più forti”.
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