L'estate della Roma è stata piuttosto calda, e non solo per il clima torrido che ha accompagnato la Capitale in questi mesi. Il club giallorosso si è reso grande protagonista sul mercato, con colpi ambiziosi e decisamente costosi, ma anche con la conferma di Dybala, che è stato veramente ad un passo dal volare in Arabia.
L'inizio di campionato della squadra di De Rossi però (così come le notizie che trapelavano dallo spogliatoio), non è stato proprio quello che tifosi e dirigenza si aspettavano: 3 partite, due pareggi ed una sconfitta, quella rimediata tra le mura amiche dell'Olimpico contro l'Empoli. Al termine di quella partita uno dei giocatori più fischiati dai sostenitori giallorossi è stato Nicola Zalewski, che nelle scorse settimane sembrava in procinto di lasciare il club direzione Olanda. E dopo le critiche di campo, per il nazionale polacco sono anche arrivate infamanti accuse social: è stato indicato come fonte di informazioni segrete dello spogliatoio giallorosso per organi di stampa e giornalisti, tra formazioni anticipate e racconti non autorizzati.
Accuse inaccettabili per il giocatore ed il suo procuratore, con quest'ultimo che le ha prontamente rispedite al mittente passando al contrattacco.
Zalewski "gola profonda"? L'agente smentisce e minaccia querele
Giovanni Ferro, agente ed avvocato del giocatore ha respinto ogni tipo si accusa nei confronti del suo assistito. Queste le sue dichiarazioni rilasciate all'Ansa: "Con riferimento alle voci circolate nella giornata di ieri secondo le quali Nicola Zalewski avrebbe diffuso a presunti organi di stampa e/o giornalisti notizie ed informazioni riguardanti la formazione e più in generale lo spogliatoio, affermo con assoluta fermezza ed indignazione la sua più totale estraneità a tali fatti", ha detto il procuratore.
Poi ha aggiunto: "Comunico altresì che Nicola ha già conferito a noi legali l'incarico di agire senza indugio nei confronti di tutti coloro che si sono resi responsabili della diffusione di tali notizie false e gravemente lesive della sua immagine umana e professionale", lasciando intendere l'intenzione di andar fino in fondo alla questione.
La voce che il nazionale polacco, ma nativo di Tivoli, fosse la presunta talpa dello spogliatoio è partita dei social, ed inevitabilmente si è sparsa a macchia d'olio nell'etere romano e non solo.
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