Febbraio, in Italia, significa Festival di Sanremo, e la redazione di Chiamarsi Bomber ha contattato in esclusiva l'artista vicentino Sangiovanni, uno dei protagonisti della nota kermesse musicale, col brano Finiscimi. Tra passione per il calcio e soprattutto per il suo amato Milan, e ipotetici duetti con uno dei suoi beniamini rossoneri, Sangio ci ha raccontato tanti aneddoti interessanti con spontaneità e freschezza.
Ciao Sangio, tu sei tifosissimo del Milan, com’è nata questa passione?
La mia passione per il Milan è nata da quando sono piccolo, perché mio padre e mio fratello e la mia famiglia in genere hanno sempre tifato Milan, mi hanno portato allo stadio quando ero piccolo e quindi da lì ho iniziato a tifare i rossoneri e ad andare allo stadio frequentemente.
Milan a gennaio fuori dalla Champions e dalla Coppa Italia e lontano dalla zona Scudetto, qual è la causa di questa debacle?
Credo alcuni cali mentali, a cui ormai siamo abituati… Io non credo sia un problema di allenatore, perché comunque la squadra non gioca male e le partite riusciamo a vincerle, ma purtroppo a volte ci manca il killer instinct e accusiamo alcuni sbandamenti.
Ti abbiamo visto spesso a San Siro con Lazza e Mr Rain, chi è più scatenato allo stadio tra di voi?
Mah, forse io…
Preferiresti vincere Sanremo o che il Milan vinca lo Scudetto?
Vincere Sanremo. Il Milan lo Scudetto lo ha vinto di recente quindi posso aspettare per un altro Scudetto dai (ride ndr).
In un'intervista hai dichiarato che ti piacerebbe fare un feat con Leao che ha già inciso diversi brani. Perché c'è questo forte legame tra calcio e musica?
Sì che mi piacerebbe un feat con Leao, lui è molto bravo anche a rappare! Credo che il mondo del calcio e della musica, e più in generale quello dello sport e della musica siano molto legati, e questo deriva dal fatto che la musica è uno strumento molto importante per esprimere se stessi. Nel calcio non si possono esprimere le proprie parole o comunicare le proprie emozioni e forse è per quello che si prova a fare musica quando si ha del tempo libero. Comunque credo che ormai il calcio sia diventato in qualche modo anche una questione di fashion, e la musica è fashion, nel senso che fare musica è un’onda, una wave, un movimento. E il calcio la segue.
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