Una vera e propria favola calcistica, che però non è terminata con il classico lieto fine. Si è chiuso oggi il matrimonio tra l'Union Berlino e Urs Fischer, con l'allenatore svizzero che è stato esonerato. Decisive la striscia di sconfitte consecutive e l'ultimo posto in Bundesliga.
Ma la decisione della dirigenza del club della capitale tedesca ha sollevato un vero e proprio polverone in Germania, con la stampa che si è apertamente schierata dalla parte del tecnico, o meglio, in difesa della "favola" che lui e la sua squadra rappresentavano. E tra le accuse del Die Zeit al club, c'è anche quella di essere caduto nella classica "trappola Bonucci". Ma cosa significa?
Lo Zeit attacca la dirigenza dell'Union
"Un triste sospiro attraversa la terra. Non doveva essere così". Inizia così il pezzo del quotidiano tedesco, che suona un po' come un'omelia funebre. Poi si inizia a raccontare la favola finita male: “Fischer, popolare ovunque per la sua modestia e cordialità, se ne va. Tre mesi fa era un eroe, ora se n’è andato. Nove sconfitte consecutive in Bundesliga sono tante, ma fanno parte della vita degli Iron Men. E il fondo classifica è il territorio naturale di questo club. Se necessario, l’Union avrebbe potuto andare in seconda divisione con Fischer, ci sarebbero stati abbastanza soldi per compensare l’ammaccatura della retrocessione, grazie agli introiti dell’irreale Champions League”.
Una Champions Irreale appunto, ma in cui "la squadra ha fatto bene anche contro Real Madrid, Napoli e Braga", scrive lo Zeit. "Hanno perso di poco tre volte, due volte nei tempi di recupero. Il temuto imbarazzo non si è concretizzato. I risultati sono fuorvianti. Fischer, che sapeva di gareggiare in Formula 1 con una Skoda, ancora una volta ha ottenuto molto. Questo ci porta al punto amaro della storia di successo di Köpenick: l’Union gioca in Champions League perché gli altri della Bundesliga non ce la fanno. L’Union Berlin viene quindi punita per il successo basato sul fallimento degli altri”.
E qui scatta la fantomatica "trappola Bonucci": “A quanto pare (e qui sta l’errore) il club si è lasciato sedurre dalle sue grandi fortune e ha scommesso sui nomi. Ai giocatori della Nazionale che vogliono tornare a giocare la Champions League. Il noi diventava più piccolo e l’io cresceva. Come in tanti altri club. Chiameremo questo fenomeno la trappola Bonucci”.
