La squalifica di Nedved e addio finale contro il Milan
Per comprendere l'importanza di questo avvenimento, basti pensare che dall'edizione seguente l'Uefa decise di cambiare il regolamento; da allora, un giocatore può saltare la finale di Champions League solo prendendo un cartellino rosso, e non più con una squalifica per somma di ammonizioni in gare differenti.
Purtroppo però, questo fu proprio ciò che accadde a Pavel Nedved, che di lì a pochi mesi sarebbe stato premiato niente meno che col Pallone d'Oro. Già diffidato per un giallo precedente, il centrocampista ceco interviene duramente su McManaman sul finale di gara: ammonizione sacrosanta per il direttore di gara. Ed automaticamente scatta la squalifica.
Il numero 11 si accorge subito della sciocchezza commessa e di fatti si mette immediatamente le mani in faccia. Lui come mister Lippi. Il risultato finale farà esultare il popolo juventino, ma Nedved non può che esser contento a metà: i suoi compagni avrebbero giocato infatti la finalissima contro il Milan a Manchester (perdendo ai rigori) senza di lui.
Chissà come sarebbe finita quella partita con un Pallone d'Oro in più in campo.
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