Brutta pagina di sport quella che si è consumata domenica sera in Sicilia, nel corso della sfida tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, valevole per i playoff under 17. Allo stato Luigi Averna di Riposto, l'arbitro, un diciannovenne di Acireale, è stato aggredito da alcuni giocatori e da altre persone scese in campo dagli spalti. In questa direzione si inserisce la posizione di Marco Guida, arbitro di Serie A, che ha espresso solidarietà per il direttore di gara siciliano spiegando, poi, la decisione di non arbitrare il Napoli.
Guida: "Violenze sugli arbitri? Tema molto delicato"
"Quello della violenza sugli arbitri è un tema molto delicato - ha riferito Guida ai microfoni di Radio CRC - soprattutto se si parla di ragazzi di 14, 15 anni, che quotidianamente subiscono violenze. Ci tengo a mandare un caloroso abbraccio a Diego da parte di tutta la nostra associazione nazionale e internazionale. Ha subito un attacco vile, vigliacco e disgustoso. Anche io sono passato per i campi di provincia e ho preso degli insulti, ma questo ti fortifica come uomo e poi come arbitro. Ho avuto la fortuna di non subire mai un'aggressione, da genitore mi fa molto male sentire di ragazzi di 14 anni insultati e aggrediti".
"Io e Maresca abbiamo deciso di non arbitrare a Napoli"
"Ci tengo a essere trasparente sulla questione - ha proseguito il direttore di gara - non c'è nessun retropensiero. Il nostro designatore Gianluca Rocchi può scegliere il miglior arbitro per la miglior partita. Noi siamo persone per bene. Sia io che Fabio Maresca abbiamo deciso di non arbitrare a Napoli perché il calcio viene vissuto in maniera diversa rispetto ad altre città come Milano. Non ci sono linee territoriali, abbiamo fatto solo quello che ritenevamo più opportuno. Io vivo la città di Napoli e abito in provincia, ho tre figli e mia moglie ha un'attività. La mattina devo andare a prendere i mie figli e voglio stare tranquillo, è una scelta personale".
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