Sono in arrivo tra febbraio e maggio le prime sanzioni relative al famigerato Fair Play Finanziario. In un approfondito articolo, la Gazzetta dello Sport ha esaminato la situazione dei maggiori club italiani ed europei, evidenziando il fatto che al momento l'unica a rischiare tra le italiane è la Roma. Nel resto del Vecchio Continente c'è invece chi sta messo molto male...
Fair Play Finanziario, Roma a rischio
Spiega la Rosea: "Il Fair Play Finanziario è entrato nella quarta fase, indispensabile dopo gli anni della pandemia potenzialmente devastanti. Lo slogan non è «spendi quanto incassi» ma «spendi quanto puoi permetterti». In sintesi, il nuovo sistema si articola in quattro punti. 1) Lotta ai debiti, da pagare entro 90 giorni, con sanzioni immediate per chi sgarra. 2) Deficit triennale massimo di 60 milioni. 3) Spesa per stipendi, commissioni degli agenti e mercato fino al 70 per cento dei ricavi: un “salary cap” globale, perché quello per gli stipendi in Europa non è legale. 4) Sanzioni progressive in base alle violazioni e predefinite: i club sanno già a cosa vanno incontro".
Il quotidiano sportivo milanese analizza la situazione delle italiane: "Lazio, Fiorentina, Napoli, Atalanta e Bologna sono più che virtuose: conti a posto, spese nei limiti, entrate che migliorano grazie anche alle coppe. Il Napoli dovrà compensare quest’anno senza Europa, ma difficilmente resterà fuori il prossimo. Bene anche il Milan: sta rispettando alla grande i parametri del settlement con l’Uefa, i costi sono stati tagliati, le entrate aumentano, presto il club di Jerry Cardinale sarà libero da pensieri. “Guarita” anche l’Inter dopo il passaggio a Oaktree: gestione più equilibrata, anche in prospettiva, e incassi dalle coppe molto ricchi".
Poi c'è la Juventus, che sta cercando di sistemare i conti nonostante qualche difficoltà: "Era inevitabile che la Juve soffrisse le condanne per falso in bilancio e plusvalenze e per l’anno fuori dalle coppe, con l’annullamento del vecchio settlement. La nuova società ha cominciato un percorso virtuoso, importante anche per attenuare eventuali sanzioni. L’obiettivo di pareggio nel 2025 non è facile, l’ultimo bilancio presentava un deficit di 199 milioni: molto probabile un nuovo settlement. E c’è comunque una proprietà che “protegge” il club e negli ultimi anni versato capitale nelle casse".
A rischiare, l'unico tra i club di Serie A, è la Roma: "La situazione complessa è quella della Roma: oltre 600 milioni di debito e 81 di deficit nell’ultimo anno. Il problema è che il club dei Friedkin non riesce a rispettare i parametri intermedi del settlement. L’obiettivo inderogabile del 2025 è migliorare i conti: se ai controlli del prossimo anno il deficit sarà superiore a 40 milioni, l’esclusione dalle coppe 2026-27 sarà automatica".
E all'estero?
In Europa c'è invece chi sta messo peggio delle italiane: "I conti delle tedesche sono a posto, cominciando naturalmente dal Bayern. Stesso discorso per il Real Madrid. Anche il Psg ha cambiato strategia: via Messi, Mbappé e Neymar, stipendi ridimensionati. Rischia invece il Barça che ha perdite forti e non può iscrivere a bilancio tutti i 600 milioni dalla vendita di parte di diritti tv e merchandising dei prossimi 25 anni (da spalmare). La buona notizia è il taglio degli stipendi, la prospettiva è un settlement. Il Lione rischia grosso e rimane sotto osservazione stretta anche dell’organo di controllo francese che ne ha già decretato la retrocessione condizionale a fine anno se non arrivano i soldi".
Più problemi invece in Inghilterra: "Il Chelsea è messo peggio dopo i bagordi della pandemia e gli ammortamenti decennali ora proibiti: deve vendere subito. Spende tanto l’Aston Villa, può cominciare a preoccuparsi un po’ lo United: ha ricavi enormi, ma se non vince più… Infine il City, coinvolto nel processo per le violazioni delle regole inglese. Una storia a parte: altro che multe, mercato fermo e settlement. Il rischio è enorme".
Chiamarsi Bomber è ora su Whatsapp, iscriviti subito al canale! CLICCA QUI!