Claudio Marchisio è stato uno dei centrocampisti italiani più forti degli anni 2000. Soprannominato “Il principino” per la sua eleganza dentro e fuori dal campo, per la sua classe e per il suo aspetto fisico, ha contribuito da protagonista ai successi della Juventus dal 2006 in poi. Arrivato giovanissimo e giocando anche la Serie B con la maglia dei bianconeri, è diventato una delle bandiere del club arrivando anche ad indossare la fascia di capitano. La sua carriera piena di trionfi è stata però meno lunga del previsto a causa di infortuni gravi che lo hanno costretto al ritiro a soli 33 anni.
Infortunio Marchisio: il primo stop
Claudio Marchisio entra a far parte della Juve prima squadra nell’anno in cui i bianconeri vengono retrocessi a tavolino in Serie B per via della sentenza su calciopoli. I big vanno via e il club punta sui giovani e lui coglie la palla al balzo mettendosi in mostra e conquistando la promozione in A. La stagione seguente viene girato in prestito all’Empoli dove ha la possibilità di maturare ulteriormente. Ritornando alla base si conquista un posto da titolare con la maglia del suo cuore diventando titolare inamovibile. Ma nel 2009 avviene il primo stop per il principino: Marchisio è costretto ad operarsi al menisco nell’ottobre dello stesso anno. Fu uno stop di un solo mese ma anche il primo stop negativo che influenzerà i suoi problemi al menisco. È la prima volta che il centrocampista finisce sotto i ferri e l’intervento lo costrinse a saltare tre partite tra campionato e nazionale. Uno stop breve ma che influenzerà il fisico del giocatore negli anni seguenti.

Trionfi e infortuni
Claudio Marchisio con il passare delle stagioni diventa sempre più imprescindibile per la Juventus. Dopo i primi anni post calciopoli che non hanno portato trofei, arriva sulla panchina della Vecchia Signora il mister Antonio Conte. La sua grinta e la sua fame combaciano con quella di Marchisio e sotto il nuovo allenatore vince il suo primo scudetto e dà il via al dominio bianconero che durerà quasi un decennio. Conquista anche la Nazionale togliendosi ulteriori soddisfazioni. Ma c’è sempre un “ma”: durante la finale di Supercoppa Italiana contro la Lazio nell’estate del 2013, rimedia una lesione al ginocchio destro che lo mette fuori causa per l’inizio della nuova stagione. È il secondo importante infortunio dopo quello del 2009, che ha come conseguenza anche la perdita della titolarità a discapito dell’allora emergente Paul Pogba.
Juve Palermo, rottura del crociato
Aprile 2016: i bianconeri affrontano a Torino il Palermo. Claudio Marchisio scende in campo da titolare in posizione di regista, nuova collocazione imposta da Massimiliano Allegri. Dopo poco più di 15 minuti un duro contrasto tra il centrocampista e il rosanero Vazquez farà crollare a terra il bianconero che sente un immane dolore al ginocchio sinistro: c’è la rottura del legamento del crociato anteriore. Viene soccorso prontamente dai medici che si accorgono della gravità della situazione: il giocatore ha le mani al volto e abbandona il campo in lacrime. Al termine della gara anche Allegri confermerà la gravità dell’infortunio e i suoi compagni di squadra gli mostrarono una sentita vicinanza. Dopo i precedenti infortuni che seppur importanti lo tennero lontano dal terreno di gioco per poco tempo, quello contro il Palermo lo tenne fuori 6 mesi, facendogli perdere l’appuntamento con gli Europei del 2016 che si sarebbero disputati dopo due mesi. Una botta tremenda per il calciatore.
L’infortunio che ne causò il ritiro
La ripresa dopo il terribile infortunio avviene in maniera progressiva riconquistando poco per volta la titolarità e il ritmo dei tempi migliori. Entra nella storia bianconera facendo parte della rosa che conquista il sesto scudetto consecutivo a cui seguirà il settimo consecutivo. La concorrenza però nell’ultimo anno aumenta e anche a causa della sua età, 32 anni, e per via di vari guai fisici che ne influenzano il suo rendimento, decide di chiudere la sua storia con la Juventus. Marchisio è quindi un calciatore svincolato e dopo aver deciso di non indossare nessun’altra maglia italiana diversa da quella bianconera, opta per volare in Russia alla corte dello Zenit San Pietroburgo. Con la squadra russa però è una “toccata e fuga” in quanto firma nell’estate del 2018 e rescinde nel 2019. In questo anno vince il campionato ma nell’aprile del 2019 è vittima di un nuovo infortunio al menisco del ginocchio destro. Marchisio si rende conto che il suo fisico gli sta dicendo “basta” e pertanto rescindere il contratto. Durante l’estate del 2019 tenta una nuova riabilitazione ma senza successo e quindi nell'ottobre del 2019 a soli 33 anni decide ufficialmente di ritirarsi dal calcio.
Marchisio oggi: scrittore e commentatore
Claudio Marchisio è stato una delle bandiere recenti della Juventus e uno dei perni del centrocampo della Nazionale italiana. Il suo ritiro è stato precoce rispetto alla media ma i troppi infortuni al menisco non gli hanno lasciato troppa scelta. Vanta un palmares di tutto rispetto con ogni trofeo italiano vinto e due finali di Champions League raggiunte. Oggi il principino ha intrapreso la strada del giornalismo dilettandosi come commentatore, analista e seconda voce nelle telecronache e nei salotti sportivi delle maggiori emittenti nazionali. Ha inoltre scritto l’autobiografia intitolata Nero su Bianco ed è anche molto attivo nel sociale avendo scritto molti articoli su Il Corriere della Sera. Ancora oggi è ricordato con affetto da tutta la tifoseria della Juventus.
