Non c’è proprio modo di annoiarsi in questa stagione 2024-2025 della Serie BKT. Anche l’ottava giornata del campionato cadetto ha regalato emozioni a non finire, e non solo legate ai risultati del campo.
Merita una menzione speciale infatti il ritorno sul manto erboso di Domenico Berardi, che dopo 7 mesi e 2 giorni di attesa ha potuto rimettere gli scarpini in una gara ufficiale. E che gara! Un roboante 6-1 con cui il Sassuolo si è sbarazzato del Cittadella, con il campione di Euro 2020 capace anche di sfornare un assist nel misero quarto d’ora di impiego. Una vittoria con cui gli emiliani balzano al terzo posto nella classifica della Serie BKT alle spalle del Pisa capolista, vittorioso 3-1 contro il Cesena, e dello Spezia che ha avuto la meglio di misura sulla Reggiana. Alle spalle delle prime tre della classe si issa la non più sorprendente Juve Stabia di mister Pagliuca, capace di battere a domicilio una Sampdoria che non riesce ancora a trovare continuità.
Per le Vespe di Castellammare decisiva la doppietta di Andrea Adorante, attaccante da tempo in rampa di lancio e sempre sul punto di esplodere, ma mai consacratosi in maniera definitiva. Che a 24 anni sia finalmente arrivato il suo momento?
È arrivato il momento di Adorante?
3 minuti, anzi qualcosa meno. Tanto è bastato all’attaccante classe 2000 per capovolgere il risultato e regalare la vittoria alla Juve Stabia contro la Sampdoria in un Marassi deserto in conseguenza dei noti fatti avvenuti dopo il Derby della Lanterna di Coppa Italia. Tra il minuto 48’ ed il minuto 50’ Adorante ha pareggiato e ribaltato la rete del “solito” Coda arrivata nella parte finale del primo tempo: colpo di testa in tuffo ad anticipare il difensore su assist dalla sinistra per il primo gol, e ancora una zuccata sovrastando due avversari su cross stavolta dalla destra per il secondo. Una doppietta mortifera da vero centravanti e tre punti in cascina per la Juve Stabia.
“Quando segni due gol in uno stadio del genere e contro un avversario così forte, provi una grande emozione”, ha raccontato l’attaccante a fine gara. “Peccato non aver avuto i nostri tifosi al seguito, il Ferraris sarebbe stato pieno e per noi giocatori è sempre un bene. Resta la soddisfazione enorme per un risultato che ci consente di lanciare un messaggio a tutte le squadre della Serie BKT ma pure a noi stessi. Siamo stati bravi a reagire dopo lo svantaggio, siamo una squadra che costruisce tante occasioni in tutte le partite e ho avuto la possibilità di sfruttare due ottimi cross arrivati dalle fasce”.
Mantiene un profilo basso Adorante, lui che di gavetta ne ha fatta veramente tanta. Nato a Parma, a livello giovanile si è diviso tra il vivaio dei ducali e quello dell’Inter, per arrivare poi al debutto in Serie A proprio con gli emiliani a soli 20 anni, nel settembre 2020. Un mese dopo la prima rete tra i professionisti in Coppa Italia contro il Pescara e la conseguente ed inevitabile etichetta di predestinato. Poi però 4 anni di “buio”, a sgomitare in Serie C con le maglie di Virtus Francavilla (17 presenze, 1 gol), Messina (31 partite, 8 gol) e Triestina (43 presenze, 10 gol). A gennaio di quest’anno l’arrivo a Castellammare, in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione nella Serie BKT. Una promozione arrivata anche grazie ai suoi gol, addirittura 12 in appena 18 presenze.
La prima rete nella serie cadetta era arrivata contro il Palermo, una rete inutile ai fini del risultato (1-3 per i rosanero). Quelle di venerdì sera a Marassi invece hanno un peso specifico decisamente diverso. Adesso Adorante deve confermarsi, supportato da un fisico e da colpi da vero attaccante d’area. Perché forse chi qualche anno fa lo aveva etichettato come un predestinato, non si era sbagliato di molto…
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