Leonardo Bonucci sta chiudendo il suo primo anno da ex calciatore. Dopo la parentesi al Fenerbahce, lo scorso luglio il difensore ha deciso di dire basta ed appendere gli scarpini al chiodo. Probabilmente intraprenderà la carriera da allenatore, ma per il momento si trova in Italia e sta portando avanti altre attività.
Tra queste attività c'è anche un ristorante a Torino, nel quale qualche giorno fa mister Thiago Motta ha portato la squadra della Juventus a cenare, per unire ancor di più il gruppo. Ed è proprio del nuovo tecnico e della formazione bianconera che, tra le altre cose, ha parlato Leonardo Bonucci, nel corso di un'intervista esclusiva rilasciata al La Stampa.
Bonucci è sicuro: "Thiago Motta l'allenatore giusto per la Juventus"
Qualche giorno fa Marcello Lippi, nel corso di un'intervista esclusiva rilasciata a DAZN, aveva dichiarato che al posto di Thiago Motta avrebbe scelto un altro allenatore. Bonucci va contro l'ex tecnico dei bianconeri, secondo l'ex difensore: "Thiago Motta è un allenatore che conosce il calcio, sa dove vuole arrivare, in pochi sono come lui. Bisogna avere fiducia, dargli fiducia. Le difficoltà fanno parte del momento. I giocatori sono dalla sua parte, lo seguono, significa che la strada è quella giusta. E' un calcio diverso rispetto a quello degli ultimi anni. Parlo con i giocatori della Juventus, non trovo una voce che non sia di sostegno al lavoro di Thiago Motta".
L'unica cosa che, almeno Bonucci, cambierebbe, riguarda la scelta del capitano: "E' una gestione che non mi piace. Contano la tradizione, le gare disputate, la conoscenza dell'ambiente. Sono convinto che il capitano debba essere quello più "anziano", con maggiore esperienza. Ma Locatelli è uno che può farlo".
L'avventura di Bonucci con la Juventus sappiamo tutti come è andata, una parabola discendente con un addio forse da dimenticare. Bonucci però non porta rancore, quanto meno non contro la squadra Juventus, magari contro chi lo ha fatto finire in quel modo: "La Juventus è la mia vita. Lo è fin dal primo tocco ad un pallone da bambino e lo è anche ora che ho smesso di giocare.... Rappresenti milioni di tifosi, non puoi sottrarti alle tue responsabilità partita dopo partita. Io ho messo la Juve anche davanti alla mia famiglia. Non è stato sempre un amore da 'cuoricini'? Come capita quando è amore vero".
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