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Maignan è una furia, durissime frasi contro i tifosi dell'Udinese

Mike Maignan risponde duramente ai tifosi autori dei cori razzisti nei suoi confronti e chiede sanzioni severe da parte della Procura Federale
calcio italiano21/01/2024 • 08:41
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    La bella partita Udinese-Milan è stata macchiata dai cori razzisti che hanno duramente colpito il portiere francese Mike Maignan, costretto addirittura ad abbandonare il campo di gioco per protesta. Il numero 1 rossonero a fine gara si è sfogato.

    L'accaduto

    Al 38esimo minuto del primo tempo, Mike Maignan ha abbandonato il campo dopo aver subito gli ennesimi cori razzisti provenienti dal settore della curva dell'Udinese. L'arbitro Maresca ha così interrotto il match per alcuni minuti con le squadre che sono rientrate negli spogliatoi.

    Lo sfogo di Mike Maignan

    Maignan ai microfoni di Sky Sport si è sfogato duramente: "Ho sentito che mi facevano i versi della scimmia. Al primo rinvio non ho detto nulla, ma al secondo ho avvisato la panchina e il quarto uomo dicendo che così non potevamo giocare a calcio. L'arbitro ha fatto bene a sospendere la partita, sono persone ignoranti. Cosa gli direi se li incontrassi? Con queste persone non ci parlerei proprio. Noi giocatori possiamo regire solamente in questo modo. Servono sanzioni molto forti perchè parlare ora serve a poco. La procura federale deve fare qualcosa di forte perchè dopo le parole non succede mai niente". Una brutta pagina di calcio italiano.

    Il lungo posto di Maignan

    Su instagram, il portiere del Milan ha ribadito il concetto con un lungo post: "Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito. E' l'uomo. E' il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo diffuso comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e nulla è cambiato. Oggi un intero sistema deve assumersi la responsabilità:
    ⁃ Gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo, nell'anonimato di una piattaforma.
    ⁃ Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma che hanno scelto di rimanere in silenzio, siete complici.
    ⁃ Il club dell'Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, è complice.
    ⁃ Le autorità e il pubblico ministero, con tutto ciò che sta accadendo, se non fai nulla, SARAI COMPLICE ANCHE TU.
    Te l'ho già detto e se è il caso lo ripeto: non sono una VITTIMA. E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all'arbitro, ai giocatori dell'Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico. Non posso rispondere a tutti ma vedo che siamo INSIEME. È una lotta difficile, che richiederà tempo e coraggio. Ma è una battaglia che vinceremo".

Marco Corsini
Tags :Milan

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