Due presenze, tra Champions League e Serie A, contro Real Sociedad ed Empoli: questo il bilancio dell'avvio di stagione di Benjamin Pavard con la maglia dell'Inter. Arrivato in nerazzurro negli ultimi giorni di mercato, il francese ha raccontato il trasferimento ripercorrendo parte della propria carriera.
Pavard e il passaggio all'Inter
"Seguivo da tempo il campionato italiano - ha dichiarato Pavard nell'intervista rilasciata a Dazn - e sono orgoglioso di essere qui, in un grande club come l'Inter. Ero in Germania da sette anni e sentivo che era arrivato il momento di una nuova sfida. L'Inter si è presentata con le mie stesse ambizioni, ossia vincere il maggior numero di trofei possibile. Voglio conquistare lo scudetto e mettere la seconda stella sulla maglia. Speriamo di potet festeggiare a fine stagione con i nostri splendidi tifosi".
"Se sono qui è merito loro"
"Sono andato via di casa da giovane, l'ho fatto per crescere come persona e come calciatore. Non è stato facile ma questa esperienza mi ha aiutato a maturare. I miei genitori vengono spesso a vedermi allo stadio, anche qui a Milano. Per me sono molto importanti e voglio ringraziarli per tutto quello che hanno fatto. Se oggi sono qui è merito loro". Quindi, sul Mondiale vinto con la nazionale francese nel 2018: "Quando vivi certe emozioni, quando vinci il trofeo più importante in assoluto, hai ancora più voglia di vivere gioie simili con i tifosi".
"Non sono un genio come Messi"
Nel corso dell'intervista, l'ex Bayern Monaco ha poi posto l'accento sull'importanza dell'aspetto mentale nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi: "Per un calciatore di alto livello è così, non sono un genio come Messi ma ho sempre lavorato duramente. Nessuno mi ha regalato nulla, tutto ciò che ho me lo sono guadagnato senza mollare mai, neppure nei momenti difficili. Devo questa cosa a mio padre, che aveva una grande forza mentale. Questa è la chiave per una grande carriera".
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