Fratello di Insigne squalificato per 4 giornate per aver minacciato di morte l’arbitro

calcio18/01/2020 • 13:38
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Il fratello di Insigne squalificato per 4 giornate dopo aver inveito contro l’arbitro Onorato della sezione di Nola. L’attaccante, fratello di Lorenzo, è il capitano della Villa Literno e il fattaccio è accaduto durante il match di Promozione contro la Boys Cavanese. Dura replica del club campano e dello stesso giocatore che ha negato il tutto.

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FRATELLO DI INSIGNE SQUALIFICATO PER MINACCE DI MORTE

Dei fratelli Insigne, Antonio è sicuramente il meno conosciuto e non ha avuto la fortuna di calcare i campi delle serie maggiori come Lorenzo e Roberto. Ma a Villa Literno è il capitano, un punto di riferimento, ecco perché tutta la tifoserie e il club sono scesi in sua difesa dopo aver letto l’incredibile referto dell’arbitro Onorato che sostiene di essere stato minacciato di morte. Dapprima Antonio ha spiegato a Sport Campania: “In quanto capitano e quindi legittimato, sono andato dall’arbitro spiegandogli che, secondo me, aveva sbagliato il modo di interpretare la giocata e lui sentendosi forse scavalcato in competenze, ha estratto il giallo anche verso di me”.

“Ho insistito chiedendogli il perché del giallo – ha continuato Insigne -, ma lui con tono minaccioso ha replicato dicendo che se non fossi rimasto zitto mi avrebbe cacciato fuori. Mi sono sentito minacciato, quindi l’ho ripreso facendogli capire di non abusare della sua posizione. Ma niente. A sentire la mia esclamazione non ha minimamente esitato ad estrarre nuovamente il secondo giallo e ad espellermi. Ha replicato incolpandomi solamente delle eccessive proteste. Mai avrei potuto immaginare quelle che poi avrebbe scritto nel referto”.

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LA DURA RISPOSTA DEL VILLA LITERNO

Il Villa Literno in un lungo comunicato, pieno di sarcasmo, ha difeso il suo tesserato. Ecco la parte finale che merita di essere riportato: “ L’Insigne, la ‘belva assetata di sangue’ il ‘serial killer dei campionati dilettanti’ è offeso continuamente dai calci ricevuti dalla brutalità degli avversari che riservano alle sue caviglie su tutti i campi di calcio non sanzionati dagli arbitri. Il ‘mostro’ di Frattamaggiore in tanti anni di carriera calcistica non ha mai picchiato nessuno, né poteva contro il sig. Onorato, differenza, non ce ne voglia “Antonio” fisica evidente tra i due contendenti sul ‘ring’. Vergogna. Domanda, tutti giudici e magistrati nel giudicare Antonio Insigne senza prove oggettive. Nessuno, però, ha visionato le immagini pubbliche del gol annullato al Villa Literno. Nemmeno una fottuta virgola al riguardo VERGOGNA”.

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