Ieri è stato il giorno della clamorosa decisione di Paulo Dybala, che dopo essere stato ad un passo dal lasciare la Roma e volare in Arabia Saudita alla corte dell'Al-Qadsiah, ha improvvisamente fatto dietrofront rinunciando ad un generosissimo triennale da 75 milioni totali e scegliendo di restare nella capitale.
Una giornata che è stata un vero e proprio film, soprattutto per i tifosi giallorossi, ormai rassegnati al fatto di dover perdere l'attaccante argentino e arrivati in massa a Trigoria per gli ultimi saluti. Fino al colpo di scena serale, con tanto di post della Joya a sugellare il prosieguo della storia d'amore.
Giornali e addetti ai lavori hanno giustamente romanzato ed enfatizzato la vicenda, che rimanda ad un calcio che non esiste più, parlando di scelta di cuore e di attaccamento alla maglia. Del resto, soprattutto al giorno d'oggi, è decisamente raro vedere un calciatore che rifiuta una somma del genere accantonando il portafogli e lasciando vincere i sentimenti.
Controcorrente è invece andato il noto esperto di mercato Alfredo Pedullà: secondo il giornalista dietro il "no" dell'attaccante agli arabi non ci sarebbe la stupenda favola narrata nelle ultime ore.
La verità di Pedullà sul rifiuto di Dybala
Già nella serata di ieri, Pedullà aveva sottolineato il fatto che fosse stata la Roma a non accettare l'offerta dell'Al-Qadsiah, ben al di sotto delle richieste giallorosse (si è parlato di 3 milioni più bonus a fronte di una richiesta di circa 15). Nella mattinata di oggi poi, il noto giornalista esperto di calciomercato, ha raccontato la sua verità sul mancato trasferimento dell'argentino in Arabia, smentendo di fatto la "favola romantica" narrata dai giornali in queste ore.
"C'è chi ha raccontato il dietrofront di Dybala come se fosse Beautiful con popcorn e lecca lecca - ha scritto il giornalista in un tweet - ovviamente quando ha fatto il post, non prima. Ovviamente senza tenere conto di un concetto essenziale: la Roma (legittimamente) non aveva accettato i bruscolini offerti per il cartellino. Il resto è cinema, tranne per i tifosi che (giustamente) esultano per non aver perso il migliore".
Di sicuro c'è che, a prescindere da come siano realmente andati i fatti, i tifosi giallorossi preferiranno inevitabilmente credere alla versione di una scelta di cuore compiuta esclusivamente dal giocatore. E ad ogni romantico del calcio, piacerà credere lo stesso...
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