Obafemi "Oba Oba" Martins è stato uno dei calciatori più veloci di sempre. In Italia, grazie alla sua esperienza all'Inter, è diventato un vero e proprio idolo, non solo per i tifosi nerazzurri, ma anche per i suoi compagni, per gli appassionati di calcio in generale e per chi adorava vedere le sue celebri capriole dopo ogni gol.
Il “giro del mondo” di Oba Oba
Arrivato alla Reggiana a soli 16 anni, insieme al connazionale Stephen Makinwa, ex Lazio, Martins ha trovato la sua fortuna quando l'Inter lo ha prelevato nel 2001, aggregandolo alla prima squadra allenata da Héctor Cúper. Con l'Inter, Oba Oba ha segnato 49 gol in poco più di 130 partite, prima di intraprendere un vero e proprio "giro del mondo" calcistico, giocando in Inghilterra, Russia, Germania, Spagna, Stati Uniti e Cina. In oltre 20 anni di carriera, ha totalizzato più di 180 gol, concludendo la sua carriera nel 2020 mentre giocava per il Wuhan, proprio durante il periodo della pandemia di Covid-19.
La nuova vita da imprenditore
Quando giocava a calcio, Martins lo aveva detto più volte:
Tornerò in Africa quando smetterò di giocare a calcio.
E cosi ha fatto. Dopo anni fuori dalla propria nazione e lontano dalle sue origini, Oba Oba oggi vive nella sua Lagos e fa l'imprenditore. Nel corso degli anni, Martins ha prima lanciato una linea di abbigliamento, con il logo dell'iconica capriola che lo ha sempre contraddistinto. Successivamente, si è dedicato al sociale, fondando un'organizzazione benefica. E oggi? L'ex stella nerazzurra ha scelto di esplorare il mondo della vita notturna, aprendo un night club a Lagos dal nome piuttosto singolare: "Cosa Nostra Patron".
Gli affari in patria vanno a gonfie vele ma l’Italia continua a occupare un posto speciale nel cuore di Martins, come dimostra non solo il nome del suo club ma anche la carriera del figlio Kevin che, dopo aver militato nelle giovanili di Milan e Inter, ora indossa la maglia del Monza guidato da Alessandro Nesta. Dopo il suo esordio in Coppa, durante il quale ha fornito un assist, un altro Martins è pronto a farsi notare nel calcio italiano, a vent'anni di distanza dal padre.
Chiamarsi Bomber è ora su Whatsapp, iscriviti subito al canale! CLICCA QUI!