L'omicidio di Antonio Bellocco - esponente del tifo interista fortemente legato alla 'ndrangheta - a Cernusco sul Naviglio lo scorso 4 settembre per mano di Andrea Beretta - altro membro di spicco della Nord di San Siro, aveva acceso la spia su possibili legami tra ultras e criminalità organizzata calabrese. Stamattina il blitz delle forze dell'ordine ha portato all'arresto di 19 persone di cui 16 sono ora in carcere e 3 ai domiciliari.
I capi d'accusa contro gli ultras di Milan e Inter
Prima la partitella di calcetto, poi una furiosa lite che il 4 Settembre era sfociata in un efferato omicidio con Beretta che aveva accoltellato il suo "amico" Bellocco dopo che quest'ultimo l'aveva sparato a una gamba. "Lite tra capi ultrà della Curva Nord nerazzurra" avevano scritto i giornali, ma dietro c'era ben altro.
È stato proprio quell'episodio, infatti, a smuovere la procura di Milano che ha avviato una serie di indagini che hanno portato alla luce vari crimini quali: estorsioni sulla vendita dei biglietti, "pizzo" sui ricavi dei parcheggi in zona stadio, accordi tra gruppi interisti e milanisti per la vendita delle bibite a San Siro. Oltre agli arresti, il gip Domenico Santoro ha avviato una cinquantina di perquisizioni nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
La massiccia operazione sarà illustrata nel corso di una conferenza stampa convocata in Procura a Milano per le 11.30, alla presenza del procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del procuratore di Milano Marcello Viola, del questore di Milano Bruno Megale, del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Milano, Andrea Fiducia, del direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del comandante del Servizio Centrale Investigazioni Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
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