5 talenti italiani ancora sconosciuti (o quasi) che renderanno grande la Nazionale

Abbiamo raccolto i 5 giocatori che hanno tutte le carte in regola per diventare top players e far rivivere i fasti della golden age della Nazionale di Totti, Buffon e Del Piero.
nazionali12/06/2024 • 09:55
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F. Camarda
#9Milan U23Attaccante
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Stagione 2024/2025

1

Goals

1

Tiri in Porta

3

Tiri

0

Assists

La Nazionale di calcio italiana non ha vissuto un periodo particolarmente florido negli ultimi anni. Euro 2020 è stata una piccola luce nel buio che ha riacceso le speranze dei tifosi, subito spente dalla mancata partecipazione all'ultimo Mondiale (il secondo consecutivo). Per questo motivo l’Europeo che sta per iniziare rappresenta una sorta di seconda chance per la nostra Nazionale, che in Germania sarà accompagnata da Würth, leader mondiale nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio ed il montaggio, che dal 2022 è official partner degli Azzurri.

 

Ma al di là di come andrà l’Europeo, il futuro della Nazionale appare roseo, grazie ai baby talenti che si stanno facendo largo nelle giovanili. Abbiamo raccolto i 5 giocatori che hanno tutte le carte in regola per diventare top players e far rivivere i fasti della golden age della Nazionale di Totti, Buffon e Del Piero. Ecco la classifica:

Simone Pafundi, il mancino di Maradona

Partiamo dal più conosciuto di tutti: Simone Pafundi. Trequartista classe 2006, cresciuto nelle giovanili dell’Udinese con cui ha esordito in Serie A nel 2022 a soli 16 anni. Il suo nome è balzato alle cronache quando a sorpresa Roberto Mancini l'ha convocato in Nazionale maggiore a soli 16 anni. L’ex ct azzurro spiegò così quell’insolita convocazione: “Pafundi ha qualità incredibili. Nella mia lista dei convocati viene prima lui e poi gli altri". Medaglia d’argento al Mondiale under 20 nel 2023, è stato inserito dal The Guardian nella lista dei 60 migliori talenti mondiali. Il prestigioso giornale britannico lo descrive così: “Numero 10 di 1,77 metri, dai piedi straordinariamente veloci”. Il capo osservatore dell'Udinese Andrea Carnevale l’ha soprannominato il piede sinistro di Maradona”, mentre l’ex direttore tecnico dei friulani Pierpaolo Marino l’ha paragonato a sua maestà Roberto Baggio. Paradossalmente nell’Udinese non ha trovato molto spazio e a gennaio si è trasferito in prestito al Losanna in Svizzera dove è riuscito a migliorare il suo minutaggio realizzando 1 gol e 2 assist in 17 apparizioni. Gli addetti ai lavori sono convinti: Pafundi sarà il futuro numero 10 della Nazionale Italiana.

Francesco Camarda, il più giovane esordiente della Serie A

Dopo aver realizzato oltre 500 gol nelle giovanili del Milan, mister Pioli l’ha fatto debuttare in Serie A il 25 Novembre 2023 contro la Fiorentina a soli 15 anni, 8 mesi e 15 giorni, facendolo diventare il più giovane esordiente della storia del club rossonero e della massima competizione italiana. Camarda è un predestinato del nostro calcio: centravanti classe 2008, dotato di un fisico imponente ma anche di una buona tecnica, capace di calciare in porta con entrambi i piedi e di trovare la rete con una facilità imbarazzante. Goal.com l’ha inserito nella top 50 next generation e molti lo paragonano a Karim Benzema. Per questo motivo il Milan l'ha blindato facendogli firmare il rinnovo del contratto fino al 2027.

Tommaso Martinelli, il nuovo Toldo

Classe 2006 e come Pafundi si è ritrovato a 16 anni in Nazionale maggiore convocato da mister Mancini nel 2022. Se gli chiedete chi preferisce tra Buffon e Toldo, probabilmente vi risponderà “Toldone” perché Martinelli è tifoso sfegatato della viola. Cresciuto nella società dilettantistica della Sales, il suo ex allenatore Enio Quintavalle gli suggerì di spostarsi dall’attacco alla porta poco prima di morire. Una sorta di lascito che ha cambiato la carriera del ragazzo che ha deciso di omaggiare il suo mister con un tatuaggio. Nato a Bagno a Ripoli, dove ora sorge il Viola Park, ma cresciuto in Curva Fiesole, nonostante sia ancora 18enne, quest’anno ha lasciato la squadra Primavera (con cui ha vinto Coppa Italia e Supercoppa Italiana) per stazionare stabilmente in prima squadra come terzo portiere. Il The Guardian l’ha inserito nella top 60 dei migliori talenti mondiali. Tommy è un portiere moderno, abile tra i pali, sicuro nelle uscite ma molto bravo coi piedi grazie al suo passato da attaccante. Con lui il futuro della Nazionale è in buone mani.

Mattia Mannini, tuttocampista dai piedi buoni

Mannini è un altro classe 2006 ed è la fortuna di ogni allenatore: di ruolo mezzala, può giocare anche dietro le punte, come ala offensiva e all’occorrenza come terzino. Un vero e proprio "tuttocampista" che fa della grinta e della corsa le sue armi migliori, a cui abbina però anche una gran tecnica. Inoltre, pur essendo destro, sa calciare bene anche col mancino e i calci piazzati sono la sua specialità. Anche lui è già stato convocato dal ct Mancini in Nazionale maggiore e attualmente gioca stabilmente nell’Italia under 19. A Roma lo paragonano a Paredes, ma rispetto all’argentino è più veloce e dinamico. Con la maglia giallorossa ha vinto un campionato under 17 e una Supercoppa Primavera, mentre con la prima squadra ha esordito lo scorso dicembre contro lo Sheriff in Europa League. Il suo talento non è passato inosservato e il The Guardian l’ha inserito nella top 60 dei futuri talenti mondiali.

Emanuel Benjamin, il Maicon italiano

Abbiamo voluto chiudere questo articolo con un nome esotico: Emanuel Benjamin de Sant'ana Balbinot. Un nome che ai più non dirà molto ma che è già molto popolare tra gli addetti ai lavori. Nato in Brasile ma dalle origini italiane, ha iniziato a giocare a futsal coi suoi fratelli. Quando però i genitori si sono accorti del suo talento, hanno deciso di trasferirsi in Spagna dove è entrato nelle giovanili del Rayo Vallecano. Inizialmente impiegato come prima punta, col suo passaggio al Getafe viene reinventato terzino destro a causa della sua statura minuta. Tuttavia, pur partendo dalla difesa, continua a proporsi in attacco e a segnare. Dopo un torneo estivo viene notato dagli scout del Real Madrid che lo acquista e lo inserisce nell’Under 17. Non passa troppo tempo e il ct della Nazionale under 17 Massimiliano Favo lo convoca in Azzurro dove si distingue come uno dei talenti più cristallini. Esterno rapido, veloce e dotato di un gran dribbling nello stretto, pecca un po' nella fase difensiva. In patria lo paragonano a Maicon e l’Italia potrebbe finalmente aver trovato un degno erede di Zambrotta su quella fascia.

nazionali12/06/2024 • 09:55
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Autore

Redazione

Tags :Italia

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