Ruud Gullit, durante un’intervista, ha raccontato un esilarante e piccante aneddoto dei tempi del Milan: protagonista, l’allora tecnico rossonero Arrigo Sacchi. L’olandese arriva a Milano nel 1987 per la cifra, all’epoca record per il club, di 13,5 miliardi di lire. Prende subito il posto del connazionale Marco Van Basten, infortunato per quasi tutta la stagione, e diventa la nuova stella della formazione di Sacchi. Tanti gli aneddoti sul tecnico e il trio Oranje, ma questa volta Gullit ne racconta uno davvero esilarante. Il Pallone d’Oro 1987, ospite nel podcast Warming-Up di Humberto Tan, ha raccontato di come una volta sia riuscito a mandare su tutte le furie il Profeta di Fusignano.
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Gullit, l’aneddoto piccante ed esilarante su Sacchi
In quel periodo i rossoneri collezionavano un successo dietro l’altro e Arrigo Sacchi, dopo le partite, aveva l’abitudine di recarsi dai suoi ragazzi. Il tecnico, in modo particolare, raggiungeva i suoi giocatori nelle docce. L’allenatore scherzava con tutti, ma Gullit non amava molto questo rito: “All’epoca Sacchi veniva sempre nelle docce dopo la partita, sempre ridendo e scherzando. Diceva ‘Guarda quanto è grande’, scherzi tra uomini. Il mio italiano non era ancora buono. Mi faceva arrabbiare perchè veniva in doccia e mi rompeva i cogl**ni”.
Una volta quindi l’ex centrocampista decise di raccontargli una storia: “Così gli dissi ‘C’era un uomo con un pene di 2 metri. Non poteva fare niente ed era molto triste. Andò da un chirurgo plastico e gli chiese di srotolarlo e lui lo srotolò. Il chirurgo gli disse che poteva tagliare 1,75m con un piccolo intervento. Il giorno dopo il paziente torna dal chirurgo con una bottiglia di champagne dicendo che dovevano festeggiare perché ora era l’uomo più felice del mondo. Quindi bevono fino ad ubriacarsi e poi l’uomo chiede al chirurgo che cosa avesse fatto del 1,75m del suo pene. Il dottore gli spiega che la risposta è semplice, gli ha messo una parrucca ed è diventato l’allenatore del Milan”.
L’olandese racconta poi le reazioni nello spogliatoio rossonero: “Maldini mi guarda pensando ‘Ma che cosa sta dicendo? L’ha detto veramente?’. Sacchi invece mi guarda e urla ‘No respect!’. Da quella volta però non è più tornato nelle docce”.