Oggi vi raccontiamo una delle storie più incredibili e no sense mai riportate su questo sito. N.R. e L.C. (che preferiscono non rendere pubblici i loro nomi) nel 2003 (anno terreste) hanno iniziato una partita su Premier Manager 99 giocando quasi ininterrottamente per due decenni fino ad arrivare all'anno 3000 (anno del gioco) che hanno celebrato con una festa in compagnia di altri fan nostalgici del videogioco. Abbiamo intervistato N.R. (se ve lo state chiedendo non è Nicolò Rovella) per capire cosa li ha spinti a questa odissea videoludica che li ha fatto stabilire un vero e proprio record nel mondo del gaming.
Ciao N.R. partiamo dagli albori: nel '99 esplode la Playstation e tutti i ragazzi giocano a Fifa. I più tecnici invece si appassionano a Scudetto. Voi invece comprate lo sconosciuto Premier Manager 99. Cosa vi ha attirato?
In realtà me l'hanno regalato i miei genitori mentre io avevo chiesto Fifa 98. Già dalla prima volta che ci ho giocato ho capito che era un videogioco senza senso. Mi veniva da piangere perché mi faceva schifo ma non avevo altro a cui giocare. Questo aneddoto lo si può trovare sulla nostra pagina FB "Fan di Premier Manager 99".
Cosa ti evoca rivedere Zaccheroni su quella copertina?
È il simbolo della leggenda e abbiamo usato una sua rara foto sorridente sul profilo facebook. Sarebbe bello un domani poterlo conoscere, anche solo per dirgli ciao. Tra l'altro lui è amatissimo in Giappone, recentemente gli hanno dato anche un'importante onorificenza in presenza dell'Imperatore. Questa cosa ci ha inorgoglito anche se noi non c'entriamo niente con lui. Però quando penso a Premier Manager penso subito a Zaccheroni che ci ha messo anche la firma sulla copertina.
Ricordate la prima squadra allenata?
In pochi sanno che abbiamo iniziato a giocare in 4 e quindi siamo partiti con 4 squadre, poi poco dopo siamo rimasti in due: io e L.C. che da anni mi accompagna in questa lunga avventura. Il mio player nel gioco si chiama Peter in onore di Schmeichel, il mio idolo da ragazzino, mentre la prima squadra allenata è stata l'Inter Milan. Poi c'era Karl Heinze che è partito con la Roma, L.C. era Bern in onore di Corradi ed è partito con la Fidelis Andria che è riuscito a portare allo scudetto nel 2004-2005. L'ultimo player era Vigano - non so perché si fosse chiamato così nel gioco - che aveva preso la Juve.
Ci parli del bug delle squadre in casa?
Partiamo col presupposto che è un gioco fantastico perché al contrario di quelli nuovi che sono molto tecnici, dove devi conoscere pure il nome del massaggiatore, al contrario Premier Manager 99 è molto semplice, veloce e divertente. Quando i calciatori esistenti vanno in pensione il database mischia nomi e cognomi creando giocatori incredibili come Elio Bergkamp, Alen Votava, Cristiano Cristiano, Ronaldo Recoba, Emerson Cafù e Francisco Totti. All'inizio ci divertivamo a fare le formazioni, usando il turnover in Coppa Italia, ci mettevamo 5-6 ore a fare una stagione o anche di più se arrivavamo in fondo a tutte le competizioni. Dall'anno 2300 in poi il gioco ha iniziato a dare i primi segni di cedimento perché praticamente sempre il nuovo giocatore generato è più scarso del suo predecessore: il suo valore scende di rigenerazione in rigenerazione, fino ad arrivare a 0 stelle su 5. Questo bug non permette alle squadre di casa di segnare, al massimo può finire 0 a 0. Le due grandi decadute nel gioco sono state Juve e Inter che sono state in Serie B per 250 anni, mentre la Reggiana ha vinto 39 scudetti di fila. La Juve è tornata a vincere lo scudetto nel 2501. Quando nel 2035 è comparso nel Psg Jesus senza cognome abbiamo capito che era un segno e abbiamo iniziato a salvare le statistiche..
Qual è il vostro vero obiettivo?
Nel 2500 del gioco, ossia nel 2012 del mondo reale, il gioco non aveva più senso ma è proprio in quel momento che si vedono gli eroi e abbiamo deciso di continuare fino all'anno 3000, fino al cosiddetto iperbotto. L'abbiamo chiamato così perché ogni volta che nel gioco arriviamo a un nuovo secolo festeggiamo organizzando una festa con i fan che chiamiamo superbotto perché è come se fosse una festa di Capodanno. All'inizio eravamo in pochi, mentre all'iperbotto del 3000 eravamo 170-180 persone con gente che è venuta anche da regioni lontane. Quando siamo arrivati al 3000 abbiamo smesso di giocare per 7 anni, ma poi abbiamo deciso di ricominciare dall'inizio il gioco. L'obiettivo è quello di mandare un messaggio: 'anche se stiamo facendo una cosa senza senso, la stiamo facendo bene'. E poi è un momento di condivisione tra due amici che dura da 20 anni e ci ha fatto conoscere tante nuove persone. In un mondo in cui nessuno dà più importanza alle cose, noi abbiamo dato importanza a una cosa che non ha nessuna importanza. L'importanza della non importanza. Ora andiamo avanti senza un obiettivo, solo perché ci piace farlo.
Vi hanno contattato i giudici del Guiness dei Primati o avete pensato di contattarli voi?
Ci avevamo pensato ma siamo stati catturati dall'obiettivo di arrivare all'anno 3000 ed è stato emozionante fare l'iperbotto proprio perché era un evento senza senso.
Quando il prossimo grande evento?
Non voglio dare troppi spoiler, ora vogliamo solo raggiungere quante più persone e far capire alla gente il nostro messaggio, divertendoci con Premier Manager 99. Sarebbe bello ritrovarci tutti insieme a far niente.
Prossimo step?
Aver continuato a giocare dopo il 3000 funziona, perché crea interesse... Poi nel gioco possono succedere cose imprevedibili: se viene generato un calciatore che si chiama solo Elio io impazzisco. Potrebbe succedere qualsiasi cosa... A breve farò un post sui nostri social sui bug: oltre a quello di non vincere in casa ce ne sono tanti altri come il bug dei paganti allo stadio in negativo o il numero cangiante delle giornate in Serie A o in Serie B
Ci racconti alcuni aneddoti divertenti che ti sono capitati in questi anni?
Ronaldo va in pensione e all'Inter arriva un certo Per Beeney, subito ceduto al Perugia in Serie B a farsi le ossa. In una partita finita 9 a 0 fu l'unico, insieme al portiere, a non segnare, nonostante fosse l'unica punta del Perugia che giocava con la formazione albero. E poi c'è l'aneddoto su Elio Bergkamp di cui fa già sognare il nome. Lo compro al Cesena e grazie a una sua doppietta in finale del Torneo all stars ribaltiamo la partita contro il Bologna e vinciamo la coppa ai rigori. Per la gioia esco in giardino a esultare completamente nudo mentre sta passando il postino. Così è nata la leggenda di Elio Bergkamp. E poi c'è un altro bug che quando i giocatori vanno in pensione, è molto probabile che vengano generati nuovi giocatori che si chiamano tutti George Stubbs, quindi ce ne sono tantissimi sparsi in varie squadre.
Vuoi fare un appello?
Di non guardare solo la copertina, che dietro a queste follie che sembrano stupide c'è una storia raccontata con impegno, poi che piaccia o no è soggettivo. E poi sarebbe bello conoscere la leggenda Alberto Zaccheroni, perché al di là del videogioco è una grande persona che stimiamo molto.
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