Ultimamente le puntate di Pressing, trasmissione sulla Serie A della domenica sera in onda sulle reti Mediaset e condotta da Massimo Callegari e Monica Bertini, finiscono per trasformarsi in vere e proprie corride.
Tra gli ospiti fissi in studio ormai i diverbi e le scintille sono diventate una consuetudine, e anche nella puntata andata in onda ieri sera non sono mancati i battibecchi. Protagonisti il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ed il telecronista e commentatore Riccardo Trevisani, già protagonisti in passato di varie dispute. Argomento del contendere, la Juvetus di Massimiliano Allegri.
La Juve e Allegri fanno discutere Zazzaroni e Trevisani
La vittoria di misura e senza convincere della Juventus sulla Fiorentina ha acceso il dibattito in studio, con Zazzaroni che ha aperto l'argomento: "La Juve deve spendere per la prossima estate e non ha soldi. Se dovessero arrivare tanti soldi per Gleison Bremer, la Juventus lo cederà? Penso che parta, qualora dovesse arrivare una cifra consistente. Allegri? Da qualche settimana penso che debba andar via con grande dignità, portando la Juventus per la terza volta alla qualificazione in Champions. Oggi ha fatto un buon primo tempo, avendo segnato tre goal. Poi ha pagato anche il momento e ha sofferto nella seconda parte".
Le parole del direttore del CorSport non hanno riscosso grande successo, tanto che Trevisani lo ha prontamente interrotto: "La Juventus come fa a sparire dal campo negli ultimi minuti dopo che ha giocato meno partite delle avversarie e soprattutto della Fiorentina?".
Immediata la replica di Zazzaroni: "Prenditi il patentino, non giocava mica contro il Canicattì. La Juventus è questa al momento, oggi era il miglior undici che Allegri potesse schierare". Le risate di Trevisani ad un'affermazione di Fabrizio Biasin ("Capisco i problemi societari della Juventus, ma ciò non obbliga a non dover fare cinque passaggi di fila dopo tre anni"), hanno definitivamente fatto sbottare Zazzaroni: "Allegri gli sta sulle palle. Dovete scriverlo. Poi preferite gli scienziati che arrivano decimi in classifica".