Messi, City e Champions: passato, presente o futuro?
Pep Guardiola è andato anche a rivangare un po' di passato più recente e ha parlato di Lionel Messi, esploso nel Barcellona sotto la sua gestione: "Allenarlo è stato facile, perché per me è il giocatore più forte di tutti i tempi. Per me, in quel momento si sono allineate le stelle. Forse dire che è il giocatore più forte di tutti i tempi è una mancanza di rispetto per Maradona, Pelè e quei giocatori lì. Però io ho visto questo ragazzo in allenamento e che faceva due gol o tre assist ogni tre giorni. Non potevo immaginare questa costanza per 10 o 15 anni. Siamo fortunati di viverlo, perché questo succede una volta nella vita. Sorrentino è stato qui poco fa; beh, Messi era la Grande Bellezza."
Sul suo futuro non si è invece voluto sbilanciare: "Non è vero che finisce il mio percorso al Manchester City, devo ancora riflettere.. Se Roberto Baggio mi accompagna come assistente, forse vengo in Italia... Non farò il CT dell’Inghilterra... Però, tutto però può essere…"
Infine, sulla stagione attuale, ha parlato della Champions League, che il City vuole conquistare per la seconda volta in tre anni: "Una squadra che non vorrei incontrare in Champions? Il Barcellona, perché l’affezione che ho per quella squadra a livello emozionale mi distrugge. Sono nato in un piccolo paese vicino a Barcellona, quindi sono sempre stato legatissimo. Trovarla non mi fa piacere. La nuova formula della Champions? Non ho capito niente. Io gioco e basta, poi fate voi."
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