In parole povere, cosa potrebbe aver provocato tale situazione? Bisogna essere predisposti? C'entrano forse i troppi impegni?
“Premessa: dobbiamo distinguere tra infarto e arresto cardiaco, perché spesso sui mass media c’è confusione in questo senso – soprattutto nel contesto sportivo. L’infarto è quando l’arteria coronaria, che è uno dei vasi che portano sangue al cuore, si chiude; questo genera un’occlusione che non permette un apporto sufficiente di ossigeno al cuore, il quale continua comunque a battere. L’arresto cardiaco invece è la cessazione improvvisa delle funzioni di pompa del cuore, quindi il cuore batte in maniera inefficace o proprio non batte. Il 30% degli infarti si complica con un arresto cardiaco, quindi è giusto dire che ci sia una sovrapposizione tra infarto ed arresto cardiaco; tuttavia, ci sono moltissimi arresti cardiaci che non sono dovuti ad infarti del miocardio. In sostanza, nell’infarto la persona è cosciente e ha dolore, mentre invece nell’arresto cardiaco la persona è incosciente e non respira o la fa in maniera anomala.
Nel caso specifico di Bove, difficilmente si tratta di un infarto del miocardio, vista la giovane età. Le cause quindi possono essere essenzialmente due. La prima è di tipo congenito, ossia cardiomiopatie (malattie del muscolo del cuore), di cui una delle più frequenti negli sportivi in Italia è la ‘displasia aritmogena’, cioè una piccola malformazione di origine genetica dei ventricoli; la seconda invece è acquisita ed è la ‘miocardite’, ovverosia un’infezione del muscolo del cuore che può poi lasciare una cicatrice. Queste problematiche possono causare aritmie che portano poi arresti cardiaci fatali.
Ovviamente io da esterno non posso sapere esattamente quali di queste due cause sia quella responsabile. Non sempre è possibile prevenire questo tipo di situazioni poiché possono sorgere improvvisamente ad un certo punto della vita ed è impossibile effettuare ogni giorno controlli cardiaci così approfonditi, anche per gli sportivi. Sembra assurdo ma ci sono anche situazioni in cui non riusciamo a determinare una causa: forse perché oggi non abbiamo ancora le conoscenze sufficienti, oppure perché semplicemente il cuore non è un organo perfetto ed alle volte può andare fuori giri”.