Ultimamente episodi del genere nel calcio, e in generale nello sport, sono sempre più frequenti: che idea ti sei fatto?
“Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un aumento significativo di arresti cardiaci nei giovani negli ultimi anni, né in Italia né nel resto del mondo. Semplicemente, con la presenza dei mass media, oggi veniamo a conoscenza di casi che in passato rimanevano in sordina. È solo quindi un aumento di notizie, non di casi.
Come prevenirli? Non c’entrano i troppi impegni per i calciatori professionisti. Bisogna cercare di prevenire determinate malattie che possono portare agli arresti cardiaci. In questo senso, l’Italia ha fatto scuola nel mondo, sia da un punto di vista dei programmi medici che degli strumenti diagnostici. Purtroppo però si verificano situazioni imprevedibili che poi possono trasformarsi in casi critici: l’unica soluzione è cercare di arrivare prima laddove possiamo prevenire”.